Quinzano - Archivio Storico Comunale, fondo “Pergamene”
L'Archivio Storico del Comune di Quinzano, secondo un inventario della metà del ‘900 firmato dall’allora sindaco Lorenzo Tacci, consta di quattro sezioni, la prima delle quali è costituita dalle pergamene. In questa sezione sono elencati, con la data e una sintetica descrizione, 42 pezzi, dei quali già 4 risultavano mancanti all’epoca dell’inventariazione (in particolare i nn. 7, 10, 37, 38). In seguito, a causa forse dei numerosi trasporti che l’intero archivio comunale dovette subire (o magari per una troppo disinvolta frequentazione da parte di qualcuno), se ne sono resi irreperibili altri 5 (rispondenti ai nn. 19, 20. 25, 32, 41), tra cui alcune lettere ducali, certamente dotate di bolla in piombo della Serenissima Repubblica di Venezia (una di quelle rimaste è riprodotta qui a fianco), che è la ragione verosimile che li ha resi appetibili a qualche collezionista senza scrupoli.
In pergamena venivano solitamente stilati gli originali di atti rilevanti: ecco perché in ogni archivio antico si tengono in grande considerazione tutte le pergamene. Nell’800 anzi esse venivano separate dal corpo degli altri registri e documenti, ponendole in un fondo a parte: è probabilmente ciò che è avvenuto anche nell’Archivio Comunale di Quinzano (anche se nel novero delle pergamene, al n. 17, è stato inserito anche un fascicolo cartaceo).
Si tratta in genere di strumenti notarili relativi a compravendite, saldi di affitti, o atti di procura, che vanno dal 1388 (è il documento più antico che si conserva nell’Archivio Comunale) al 1711. Ma non mancano -- come si è detto sopra -- alcune lettere ducali, un testamento, e persino delle carte che attestano il Comune di Quinzano come vassallo del vescovo di Brescia. I due gruppi più consistenti di attestazioni riguardano da un lato la secolare vertenza per dei pascoli che contrappose il Comune locale con la famiglia feudale dei Martinengo nel sec. XV, dall’altro le diatribe con Bordolano per la gestione del porto (cioè il traghetto) sull’Oglio.
Sarebbe opportuno e di non poco interesse procedere presto alla digitalizzazione di tutte le pergamene del Comune, per poterne dare la trascrizione e traduzione, e farne oggetto di indagini più approfondite, da presentare al pubblico quinzanese in mostre, conferenze o pubblicazioni. In attesa che qualcosa si muova in questo ambito, il GAFO-Quinzano vuole dare un piccolo saggio di ciò che questo patrimonio documentario può riservare al lettore interessato.