Di Agostino PIZZONI
Historia di Quinzano Castello del Territorio di Brescia (1640)
a cura di Tommaso Casanova,
(‘I Quaderni del Castello’, 3), Quinzano d’Oglio, GAFO-Quinzano, 1994, pp. xxvii, 97
Con frequente insistenza si sente riproposta, ora da giovani studenti o insegnanti, ora da persone comuni attente alla storia locale presente e passata, la richiesta di un libro sulla storia di Quinzano, tanto più pressante quanto più lontana è la memoria degli studi già pubblicati in materia in varie occasioni da vari studiosi.
Con uno sforzo non irrilevante di rigore e anche, crediamo, di coraggio offriamo, così, ai nostri concittadini e a tutti i cultori di piccole grandi storie l’opera di un dotto ed ambizioso sacerdote del seicento, don Agostino Pizzoni, che volle lasciare memoria di sé e della patria in una quarantina di pagine fitte di dati e ancor più di affetto per la propria terra e per la sua vicenda secolare. Un nome e uno scritto non del tutto sconosciuti a qualcuno dei lettori; ma anche a chi li incontri qui per la prima volta diverranno ben presto familiari, nella loro veste di quando in quando aulica e affabile, con la loro espressività ora colloquiale ora pretenziosamente barocchetta.
Parole non sempre agevoli da penetrare; notizie assai spesso scarsamente attendibili; stampe abbondanti di refusi: uno scritto, dunque, privo di molti crismi della moderna storiografia critica. Però, se prendiamo tra le nostre mani il libretto così com’era uscito da quelle del vecchio sacerdote l’ormai incomparabilmente lontano 16 luglio 1640, con un’ombra di candore ce lo sentiremo un po’ contemporaneo: contemporaneo per la curiosità di sapere e di capire, per il gusto di comunicare i suoi studi alle persone colte e sensibili, per l’ambizione di lasciare un segno consistente di sé, del suo veloce passaggio in una cronaca che è ormai divenuta a tutti gli effetti una storia. Così, nello sfogliare le sue carte sbiadite ci accorgeremo che non aveva poi tutti i torti a sognare un po’ di eternità: per noi la storia nostra oggi è lui.
(dall'introduzione del quaderno)