Il Plastico
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- Pubblicato: 12 Agosto 2018
- Ultima modifica: 19 Luglio 2019
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Non sono abbondanti le notizie e le descrizioni del Castello di Quinzano da parte degli storici antichi. Riportiamo qui di seguto i brani dai quali se ne possono trarre utili informazioni.
Il primo che presentiamo è Agostino Pizzoni (1582 - 1646), che nel 1640 dà alle stampe il primo libro della 'Historia di Quinzano'. Nelle prime pagine riporta una sommaria descrizione del castello:
Quinzano hà il suo Castello, se ben hora non è con il suo solito splendore, ma per il sito, e sua dispositione dimostra, che fosse fortezza di molta consideratione ritrovandosi molti vestigij di ciò, come verso mezzo dì dove era la sua rocca, nel qual luogo si vedono i fondamenti, in particolare d’una torre, e perciò la contrada a derimpetto si chiama Toresella, così verso Tramontata si sono veduti grossi fondamenti d’una torre detta Posterla [...]
Agostino Pizzoni - Historia di Quinzano Castello del Territorio di Brescia - 1640 (libro primo)
Apprendiamo subito che, al tempo della redazione del testo, il nostro castello non era del suo solito splendore; il che ci fa pensare che il Pizzoni lo abbia potuto vedere forse 'più splendente'? Tuttavia ci conferma che l'estensione era notevole e che verso mezzodì vi era una rocca. Se pensiamo ad una rocca, ci viene un mente una costruzione possente, posta a difesa e baluardo di un recetto ove potevano trovare protezione gli abitanti del circondario in caso di pericolo. Non a caso la rocca è posta a mezzzodì, sul lato piano verso l'Oglio, possibile direzione di provenienza di eventuali aggressori. Infatti dalla parte a nord il castello era (ed è) naturalmente protetto dalla morfologia dei luoghi, dall'alto terrapieno e dalla Savarona che vi scorre ai piedi. La rocca, dice il Pizzoni, si trovava dirimpetto alla contrada Toresella, da non confondere con l'attuale via Torricello, che non risulta in direzione del centro storico, ma piuttosto perpendicolare ad essa.
A nostro parere la discrepanza potrebbe essere dovuta alla rinominazione delle vie principali dei nostri paesi realizzata a partire dall'unità d'Italia dove, per le vie importanti si sono scelti i nomi cari al risorgimento e alle imprese successive (Garibaldi, Cavour, Roma, Risorgimento, Cadorna), lasciando tuttavia alle vie minori le antiche denominazioni (Razzetto, Campana Vecchia, Torricello). L'antica Contrada Toresella, come chiaramente riportato nella mappa del catasto austriaco del 1830 circa, è individuabile certamente nella strada di uscita dal paese in direzione Pontevico, l'attuale via Risorgimento, con innesto più avanti sull'attuale via Luigi Cadorna.
Questo percorso, oggi identificato con la Strada Provinciale n. 64 (SP64) è la cosiddetta 'strada Francesca', denominazione che ancora oggi conserva il tratto da Pontevico a Chiesuola. La denominazione parrebbe inequivocabilmente richiamare ai pellegrinaggi medievali verso Roma, non certamente il percorso classico dell'arcivescovo Sigerico da Canterbury, che passa molto più a sud tra Piacenza e Fornovo di Taro, e nemmeno l'altro percorso più orientale, la via Romea che discende dal Brennero. Più verosimilmente potrebbe trattarsi di un percorso minore di attraversamento delle alpi e discesa della valle Camonica.
L'altro dato interessante è l'esistenza di molti vestigij e la presenza verso tramontana, ovvero ad ovest, di grossi fondamenti di una torre detta Posterla. In merito al nome 'Posterla' (o pusterla e postierla), il termine rimanda all'ingegneria militare ed individua una piccola porta di accesso al castello sulla via perimetrale di ronda alle mura. Evidentemente al tempo del Pizzoni già la Rocca e la Torre Posterla non esistevano più, tuttavia egli afferma di aver visto queste grosse fondamenta che l'hanno portato ad immaginare le perdute costruzioni sovrastanti.
A questo punto il dubbio ci assale: l'artista che ha realizzato gli affreschi che raffigurano il castello con le sue torri, li avrà realizzati osservando dal vero le costruzioni o si sarà ispirato alla descrizione del Pizzoni ?
Non lo sapremo mai. Ci toccherà convivere con questo atroce dubbio :)