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- Scritto da tc
- Pubblicato: 17 Dicembre 2009
- Ultima modifica: 02 Marzo 2015
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Giovanni PLANERIO Quinziano
medico e scrittore (1509-1600)
Dottore di Arte e Medicina (Artis et Medicinae doctor) era il titolo che spettava di diritto al medico laureato, che era quindi prima di tutto un letterato (Arti erano le discipline del trivio e del quadrivio, ossia le materie letterarie e matematiche della scuola antica e medievale fino all’età moderna inoltrata).
In quanto tale, Giovanni Planerio si considerò sempre, oltre che un medico di grido (per anni attivo alla corte imperiale di Vienna), anche un non disprezzabile scrittore, e impegnò gran parte delle sue energie a scrivere e pubblicare opere di interesse medico e letterario; poi una volta pensionato, si dedicò all’educazione dei ragazzi migliori del suo paese natale, non trascurando di lasciare altri segni di sé persino nell’arte locale, come testimoniano i numerosi ritratti sopravvissuti che ce ne tramandano il volto.
La bibliografia completa del nostro illustre medico cinquecentesco consiste complessivamente di un opuscolo autobiografico e di tre libri miscellanei, ossia ciascuno composto di più scritti, accostati per affinità di argomento.
L’opuscoletto pubblicato a Vienna nel 1556 è, come dice il titolo, una Breve descrizione della sua patria, ossia una rapida panoramica più encomiastica che storica su Quinzano e i suoi personaggi illustri, con l’aggiunta di alcune considerazioni filosofiche sull’immortalità dell’anima.
Il primo volumetto del 1574 affronta temi di medicina teorica, in particolare la classificazione delle febbri secondo la teoria di Galeno e Avicenna, con un criterio di ordinamento ad albero per facilitarne la comprensione.
Il secondo, edito assieme al primo nello stesso anno 1574 e dallo stesso editore, contiene un ampliamento della riflessione sul tema del terzo libro di Galeno sui giorni critici, seguito da annotazioni sul medesimo argomento; poi vi compaiono tre saggi di medicina pratica, dedicati rispettivamente a un nobile affetto da mal francese (sifilide), a un problema di urologia, e ad altri tre casi clinici.
Il volume miscellaneo, edito nel 1584, contiene testi di carattere retorico-letterario: anzitutto una sessantina di Lettere morali in latino, alla maniera dei classici (la definizione di “libro primo” mostrerebbe forse l’intenzione, che non ebbe seguito, di pubblicarne altri, sempre che non indichi semplicemente il primo dei due fascicoli editi in quella circostanza).
Alle lettere segue un secondo fascicolo, con una riproposizione della Breve descrizione della sua patria, rielaborata e aggiornata dalla prima edizione del 1556; quindi compaiono una celebrazione della visita a Venezia del re di Francia e di Polonia Enrico III di Valois (1575); un saggio sulla cometa apparsa per due mesi alla fine del 1577; e infine un consulto clinico sull’eventualità di somministrare latte a un malato di tisi.
Riportiamo qui sotto gli estremi bibliografici dei testi editi del Planerio, preceduti dalla biografia che ne curò Giuseppe Nember nel 1777, con l’aggiunta del suo testamento, e di una rassegna delle immagini in cui egli si fece raffigurare (quella riprodotta qui sopra proviene dal secondo libro del 1574).
Non possiamo trascurare qui un ricordo affettuoso ai defunti fratelli Maria e Vittorio Sora di Quinzano, che ci hanno a suo tempo cortesemente concesso di consultare liberamente i loro preziosi esemplari delle opere di Planerio; grande riconoscenza va poi alla nipote Giusy Sora, che ha fatto dono all'archivio Gafo di questi e di molti altri preziosi documenti posseduti da tempo immemorabile dalla sua colta e antica famiglia.
Documenti
14 luglio 1596 - Testamento di Giovanni Planerio
Giuseppe NEMBER, 1777, “Memorie spettanti alla vita di Gio: Planerio”
Libri di G. Planerio
1556
Ioannis Planerii Quintiani philosophi, et medici itali, Brevis Patriae suae descriptio, ac illustrium virorum enumeratio. In qua obiter de animorum immortalitate disseritur, Viennae Austriae, Excudebat Michael Zimmermannus, Anno MDLVI
1574
a) Ioannis Planerii Quintiani Brixiensis. Artium et Medicinæ Doctoris. Febrium omnium simplicium Divisio, & Compositio, ex Galeno, & Avicenna excerpta: & in Arbores, ut facilius intelligatur, redacta. Cum Privilegio, Venetiis, Apud Iacobum Vitalem, M.D.LXXIIII, cc. 12 (capp. 6), [prefaz datata: ‘Venetijs, 1574. Mense Iunio.’]
b) Ioannis Planerii Quintiani Brixiensis Artium, et Medicinæ Doctoris.
1 Dubitationum, & Solutionum in III. Galeni de diebus criticis liber unus: in quo cùm veterum, tùm recentium de crisium causis opiniones examinantur.
Eiusdem. 2 In eundem tertium Galeni de diebus Criticis Scholia.
Eiusdem. 3 Consilium Viennæ factum in curatione morbi galici.
Eiusdem. 4 Consilium Brixiæ factum in curatione difficultatis urinandi.
Eiusdem. 5 Collegia nonnulla ad varios morbos Viennæ habita. Cum Privilegio, Venetiis, Apud Iacobum Vitalem, cc. [4] 51
b1) “Ioannis Planerii Quintiani Brixien. Dubitationum in Tertium Galeni de Diebus Criticis.”, [“Dubitationum, & Solutionum in III. Galeni de diebus criticis liber unus: in quo cùm veterum, tùm recentium de crisium causis opiniones examinantur.”], [parte 1ª], cc. [1r-4v], 1r-40r (capp. 13)
b2) “Ioannis Planerii Quintiani in eundem tertium Galeni de Diebus Criticis Scholia.”, [parte 2ª], cc. 40r-41v (capp. 9)
b3) “Consilium pro quodam nobili Viro laborante emicrania. Polypo in nare dextra, & ventositate ac rugitu in ventre inferiori Viennæ”, [“Consilium Viennæ factum in curatione morbi galici.”], [parte 3ª], cc. 42r-44r
b4) “Ioannes Planerius Quintianus Aegidio Girello”, [“Consilium Brixiæ factum in curatione difficultatis urinandi.”], [parte 4ª], cc. 44r-45v
b5) “Collegium quod ego feci Viennæ cum Doctoribus Regijs, pro muliere laborante tumore in ventre inferiori, & etiam dolore capitis.”, [parte 5ª], cc. 45v-46v
b6) “Collegium quod ego feci Viennæ cum Doctoribus Regijs, pro quodam Aulico.”, [parte 6ª], cc. 46v-47v
b7) “Collegium quod ego feci Viennæ cum Doctoribus Regijs, pro quodam Comite.”, [parte 7ª], cc. 47v-50r
b8) “Ioannes Planerius Quintianus Aegidio Girello.”, [parte 8ª], cc. 50v-51r
1584
Ioannis Planerii Quintiani Brixiensis Artium et Medicinæ Doctoris Varia Opuscula: Epistolæ morales. Patriæ descriptio: in qua de animorum immortalitate. Henrici Regis ad Urbem Venetam adventus. De Comete 1577. De Lacte, Cum Privilegio, Venetiis, Apud Franciscum Zilettum, 1584, cc. [4]; 32; 24
a) “Epistolarum Moralium Liber Primus”, [fasc. I], cc. [1r-4v], 1r-32v
b) “Ioannis Planerii Quintiani Brixiensis Artium et Medicinæ Doctoris: Brevis Patriæ suæ descriptio: Et Illustrium Virorum eiusdem Patriæ enumeratio: In qua de animorum immortalitate disseritur”, [fasc. II], cc. 1r-9v; traduzione e note, in Casanova T. (a cura di), 1991, parte 4ª, pp. 29-52
c) “Felicissimi Adventus Henrici Galliarum, et Poloniæ Regis Christianiss. et Augustissimi ad Urbem Venetam Brevissima, ac facillima Descriptio: Et rerum memorabilium, quæ factæ sunt, commemoratio. Authore Ioanne Planerio Quintiano Brixiensi artium, & medicinæ Doctore. Ad Illustrissimum Sfortiam Pallavicinum universi exercitus Illustriss. Senatus Veneti Imperatorem optimum.”, [fasc. II], cc. 10r-14r
d) “Ioannis Planerii Quintiani Brixiensis Philosophiæ, et Medicinæ Doctoris. Tractatus brevis de Comete à duodecima die Novembris 1577. per duos menses mortalibus omnibus apparente. [...] Ad Illustriss. & Reverendissimum Ioannem Matthæum Averoldum, Iureconsultum, & S. Nazarij Brixiæ Præfectum meritissimum.”, [fasc. II], cc. 14v-18r (capp. 5)
e) “Ioannis Planerii Quintiani Brixiensis Artium et Medicinæ Doctoris. Collegium Viennæ habitum cum Doctoribus Regijs pro quodam nobili viro Viennensi phthisi laborante: in quo quæritur nunquid in hectica ex phthisi superveniente levi putrida possit dari lac? Ad Aloysium Venerium, philosophum & medicum Venetijs præstantissimum.”, [fasc. II], cc. 18v-23v