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- Scritto da A. Locatelli
- Pubblicato: 22 Febbraio 1995
- Ultima modifica: 05 Settembre 2017
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Il primo maggio 1975, ebbe vita il Gruppo Archeologico Quinzanese (GAQ), con lo scopo di indagare il territorio e conoscere gli aspetti meno noti della storia locale, legati particolarmente a una disciplina poco conosciuta quale l’archeologia.
Nel 1978 il sodalizio si rinnovò in Gruppo Archeologico Fiume Oglio (GAFO), ampliando la zona di ricerca a una decina di comuni posti a cavallo del fiume: da Azzanello a Robecco d’Oglio nel cremonese, da Villachiara a Pontevico nel bresciano, sconfinando a volte in altri territori.
Con il 21 marzo 1982 vi fu un altro rinnovamento: si tornò nuovamente a limitarsi al territorio bresciano, con epicentro a Quinzano, ma vennero ampliate le discipline di ricerca che erano già emerse nel precedente sodalizio. Il nuovo organismo culturale venne denominato Gruppo Archeologico Fiume Oglio - Quinzano - Storia, Arte, Monumenti, Tradizioni e Cultura (GAFO-Quinzano), mettendo in risalto l’ampliata sfera di interessi.
Il gruppo, durante i suoi anni di attività, si è messo in evidenza in moltissime occasioni, raccogliendo materiale archeologico di superficie e collaborando più volte con la Soprintendenza alle Antichità della Lombardia, in seguito divenuta Soprintendenza Archeologica, segnalando siti, eseguendo scavi in collaborazione (tombe romane presso le scuole medie di Quinzano) o per conto della stessa (piroghe nel fiume Oglio)...
Quinzano ha una storia molto ricca di dati di vario genere che, studiati a dovere, forniscono un insieme di primi piani e di vedute di largo respiro, che rendono sempre più leggibile il suo passato. I dati possono essere ricavabili sia dai reperti paleontologici che da quelli archeologici, autentici documenti parlanti, la cui conoscenza ci arretra notevolmente nei secoli, rivelandoci notizie storiche, ambientali e sociologiche di primaria importanza. Attraverso il più semplice ritrovamento archeologico, infatti, si possono dedurre l’epoca, i personaggi, il lavoro, gli scambi commerciali... Altri importantissimi dati possono essere ricavati, oltre che da documenti diretti, dalla conoscenza della geomorfologia, dell’ambiente, dell’urbanistica, dell’architettura, dell’arte, della tradizione, della vita sociale.
Il sodalizio ha così fatto conoscere, attraverso mostre fotografiche e documentarie, le varie sfaccettature della realtà quinzanese e del territorio circostante.
Recentemente esso ha pure promosso delle pubblicazioni che ripropongono, con commenti e la dovuta cura, la conoscenza di antichi libri o scritti aventi per oggetto Quinzano. Accanto alla serie dei “Quaderni del Castello. Strumenti per la ricerca e la discussione” ne inizia, parallelamente, un’altra denominata “Quinzanochiamacultura – Immagini”, che propone la pubblicazione di cartoline o fotografie del paese e della sua gente, debitamente corredata di commenti e indicazioni storiche ([1]).
[1] A documentare l’attività del Gruppo Archeologico di Quinzano vi sono numerose relazioni e segnalazioni dallo stesso inoltrate prima alla Soprintendenza alle Antichità della Lombardia con sede in Milano e poi alla Soprindendenza Archeologica della medesima regione. Moltissime le schede GAFO presenti presso la Soprintendenza competente e presso il Nucleo Operativo di Brescia. Queste sono state utilizzate anche per pubblicazioni:
Lynn Passi Pitcher (a cura di), “Riti e Sepolture tra Adda e Oglio tarda età del Ferro all’Alto Medioevo”, Soprintendenza Archeologica Lombardia - Comune di Soncino, Gruppo Archeologico Acquaria-Soncino 1990;
Filli Rossi (a cura di), “Carta Archeologica della Lombardia - I. La provincia di Brescia”, Franco Cosimo Panini editore, Modena, 1991, 2 volumi (1 di testo e 1 di cartografie).
Parte dei reperti archeologici recuperati dal locale Gruppo archeologico sono pure stati presentati in una mostra organizzata dalla Soprintendenza a Villachiara, in un’altra a Soncino, che contemporaneamente produsse il volume citato nella mostra su “I Celti”, di risonanza internazionale, tenutasi presso Palazzo Grassi a Venezia dal 24 marzo all’8 dicembre 1991.
Altri cenni sull’attività del Gruppo archeologico si trovano in:
AA.VV., “Le istituzioni culturali della Lombardia. Indagine conosciti associazioni, centri, circoli, fondazioni di interesse locale operanti sul territorio regionale”, volume 14 della nuova serie dei Quaderni di documentazione regionale, Giunta Regionale - Settore Cultura e Informazione, stampato da La Tipografica Varese “, s.l.s., 1983, p. 50;
Antonio Fappani, “Enciclopedia bresciana”, edizioni La Voce del Popolo, Brescia 1985, vol. VI, p. 94 alle voci Gruppo Archeologico Quinzano (GAQ) e Gruppo Archeologico Fiume Oglio (GAFO);
Antonio Fappani - Angelo Locatelli, Quinzano d’Oglio: novecento, Marino e Antonio Marini editori, Quinzano 1986, passim.